tutte le proposte .

tutte
LE IDEE GIUNTE

Qui trovi tutte le proposte che sono state presentate negli scorsi mesi; a queste si aggiungeranno le proposte avanzate recentemente.
Alcune sono direttamente attuabili, altre no, altre ancora richiedono di essere maggiormente definite nel concreto

***In Sardegna, la Legge regionale n. 22 del 03/07/1998, destina contributi (esigui) alle aziende editoriali di libri o periodicicon sede legale in Sardegna. I contributi avvengono però solo sulle spese sostenute per la stampa "qualora si stampi in aziende tipografiche con sede legale in Sardegna". Mi sembra inadatto, dato che siamo italiani, non modificare questa legge protezionistica, estendendo le spese sostenute a tutte aziende tipografiche con sede in Italia

*** Scrivo da Editore e da fotografo: vieterei espressamente l'uso che fanno alcuni editori nelle pubblicazioni cartecee di non contattare i detentori dei diritti delle immagini prima della pubblicazione ma accedendo alle immagini in modi non convenzionali, pubblicano e poi si "parano il culo" dietro una scritta in gerenza "l'editore rimane a disposizione per regolarizzare i compensi con gli aventi diritto". Sapendo bene che solo un fotografo su mille si accorgerà della pubblicazione.

*** Sarebbe interessante, in mezzo ad un mare magnum di concorsi di cui a volte è difficile capire le dimensioni, quali siano quelli più attendibili (importante ad esempio il fatto che garantiscano la proprietà di tutti i diritti al fotografo e non come ad es. PremioCombat che qualche anno fa acquisiva tutti i diritti relativi alle foto vincitrici), quelli che possano dare la possibilità di una visibilità a livello internazionale (e con giurie di effettivo valore) o che diano premi in soldi cash.

*** Tutelare la fotografia e i fotografi, come professionisti e valore per il Paese. Tutelarci dal dumping e le speculazioni. Un'azione verso abusivi ed evasori oltre a sanzionare gli speculatori. Group one o altri vendono corsi a 30 euro o servizi a 50. Centinaia di workshop l'anno, fatti da non professionisti, in chiaro su social e siti dedicati. Una giungla che deve finire o finiremo noi. Concorrenza sleale e dumping vanno sanzionati.

*** Consip dovrebbe riconoscere la professione di fotografo slegata da altre, creando una casella dedicata nelle richieste. Eviterebbe che una società fornisca grafica, fotografia, riprese ed altro, quando internamente non è strutturata professionalmente, ma impiegherà manodopera scadente o andrà in sub appalto. Consip deve evitare il meccanismo per le offerte al massimo ribasso, mettendo un tetto minimo per il valore di una collaborazione. E' lo Stato italiano!

*** diritto morale imposto sul cartaceo, attribuzione obbligatoria e multa per chi non rispetta; codice civile, legge sul diritto d'autore, necessario riconoscimento; questo rende evidente che le foto non ""vengono dal nulla"" e rende difficile a chi abbia pubblicato 300 foto dello stesso autore dire che non stima il valore (= prezzo) del suo lavoro
Percezione generale che delle foto altrui non si dispone a piacimento: mancata attribuzione = multa.

*** Fare una pubblicità televisiva importante che arrivi al grande pubblico, sull'importanza di stampare i propri ricordi (li stanno perdendo tutti) su cartaceo di qualità

*** Proporre agli associati dei vari gruppi di impegnarsi a proporre un tariffario "equo", con minimi ben prestabiliti dall'associazione, sotto dei quali è da considerare concorrenza sleale (magari accettando un codice deontologico, obbligatorio per l'iscrizione). Questo per ridurre la guerra al ribasso che, oltre a far male alla categoria dei fotografi, percepiti sempre meno professionisti, induce nel cliente uno scarso valore verso la fotografia.

*** Siamo tutti bravi a fotografare (per davvero o solo per propria convinzione! non importa, non è questo il nocciolo della questione) ma dopo anni di esperienza credo di aver capito che il più grosso problema della categoria è che non sappiamo presentarci a modo e fare una promozione adeguata di noi stessi. Quindi mi piacerebbe se a questo incontro si trovasse un modo per fare promozione e marketing sia a livello nazionale che sul territorio a vantaggio dei soci. Ci mancano i clienti non le idee.

*** Che la finiscano giardinieri, contabili, bancari, manager d'azienda, imbianchi, estetiste, operai del comune e bla bla ... di fare i finti ma veri fotografi l sab e dom portando via quel poco lavoro che c'è... altrimenti inutile investire, trovare innovazione e perdere tempo, inutile pagare le tasse se non si lavora.

*** Quando un fotografo pro entra in un museo Italiano, è visto quasi come un "nemico" da bloccare o controllare a vista! Per assurdo è molto più libero un comune turista con compattina che spara flashate a destra e manca che un professionista che rispettosamente lavora a luce ambiente!

*** Sarebbe molto utile riuscire a dialogare con i responsabili dei beni culturali e varie sedi museali per spiegare loro che il fotografo non è un nemico ma anzi andrebbe agevolato in quanto divulga e promuove.

*** Far sì che in caso di eventi finanziati da organismi pubblici si possa e debba garantire la presenza di professionisti e non di "volontari", magari con idoneo bando, e che gli stessi vengano pagati con soldi e non con visibilità.

*** Valorizzare il lavoro del fotografo professionista stimolando e agevolando le iniziative del professionista stesso che ne avrà un ritorno di immagine personale e per tutta la categoria, scoraggiando i furbi che minano l'attività del fotografo. Verificare la provenienza di tutti i lavori professionali resi pubblici (cataloghi, volantini, cartellonistica, ADV in genere) eventi importanti pagati dai comuni, ma anche matrimoni ecc.

*** Che le spese fotografiche di qualsiasi tipo possano essere scarica dalla denuncia dei redditi da parte degli utenti privati. Così facendo si educa gli utenti privati a rivolgersi a professionisti con regolare partita iva.

*** Creare dei gruppi di lavoro e condivisione relativi alle nuove forme di fotografia, in ambito timelapse/hyperlapse incentivandone lo sviluppo commerciale per quelle realtà che potrebbero beneficiarne (settore alberghiero, b&b, airB&B, attività produttive, ecc). All'estero queste tecniche sono una realtà consolidata, in Italia spesso sono del tutto ignorate. Incentivare anche la formazione in questo campo, contattando i pochissimi fornitori italiani di queste tecnologie per partnership

*** L'innovazione dovrebbe essere al centro della valorizzazione dei musei. Per questo bisognerebbe puntare sull'interattività, con oggetti virtuali a 360°, immagini a 360 gradi, immagini gigapixel delle opere, esperienze virtuali con visori 3D ecc.. Il MIBACT dovrebbe incentivare e promuovere progetti come “Meraviglie di Venezia – Tesori sacri e profani nell’area di San Marco”, il progetto di digitalizzazione premiato nel 2015 Premio per il patrimonio culturale dell’Unione europea/Europa.

*** Serve che il lavoro destinato a Enti pubblici come Musei, biblioteche, Università passi attraverso concorsi pubblici, a salvaguardia della professionalità

*** Svecchiare la mentalità e il settore. Promuovere libri, incontri con blogger che fanno fatturati che un fotografo tradizionale si sogna al giorno d’oggi, web marketers, life coach, che possano aprire la mente e mostrare nuove strade e offrire nuovi stimoli di crescita.

*** Proporrei la creazione di un qualcosa simile alla Royal  Photographic Society. Un qualcosa che motivi fortemente all'eccellenza.

*** Mandare la GdF agli abusivi

*** Anche se la Comunità Europea di principio è contraria alla formazione di nuovi albi professionali, penso che impegnarsi al fine di averne uno potrebbe essere soluzione ad alcuni dei nostri problemi legati al mondo della fotografia.

*** Obbligo per gli enti pubblici di citazione dei fotografi di cui usano le foto

*** Sarebbe bello e credo più redditizio per tutti, se al posto di "lottare" tra noi, si creasse una rete in cui si collaborasse e ci si aiutasse di più. Dico di cedere anche dei lavori se si vede che non si può farli, non ammazzarsi di lavoro trascurando tutto per non lasciare andare nulla ai "nemici" colleghi

*** Puntare maggiormente al riconoscimento della nostra professione, magari con sistemi innovativi.

*** Iniziative di sensibilizzazione verso il grande pubblico, non solo riguardo alla "qualità" della produzione fotografica ma anche rispetto alla cultura fotografica e dell'immagine in generale ed alla memoria storica della fotografia

*** Iniziative di educazione/scambio tra fotografi rispetto ad altre aree che non riguardano strettamente il proprio settore fotografico d'interesse (avvicinarsi ad altri generi fotografici)

*** Iniziative volte ad allargare le competenze dei fotografi nei singoli settori fotografici (ad es. per chi si occupa di moda integrazione possibile con corsi/lezioni/scambi con colleghi su styling, storia del costume, ecc., oppure per chi si occupa di matrimonio invece la stessa cosa su storia dell'arte/ritrattistica, interazione, comunicazione, ecc.)

*** Aumentare la percezione della qualità della produzione fotografica anche attraverso una comunicazione al passo coi tempi (siti aggiornati, utilizzo dei social, ecc.)

*** Valorizzazione della fotografia come patrimonio storico e sociale sia collettivo che privato - Mostre, collaborazioni con archivi, iniziative didattiche nelle scuole, progetti collettivi legati al territorio ed alle regioni ed alla storia

*** Iniziative "collettive" volte all'innalzamento della qualità fotografica del singolo

*** Andando oltre la soggettiva/oggettiva qualità dei singoli, mettere in atto strategie ed iniziative atte ad aumentare la percezione della fotografia professionale da parte degli enti ed aumentare la fiducia rispetto a questa di modo da agevolare le collaborazioni enti-fotografi/pubblico-privato

*** Studio di iniziative strategiche di supporto ai fotonegozianti per aiutarli, laddove possibile, nel passaggio verso una maggiore contemporaneità nella presentazione, nella comunicazione, nel rapporto col cliente, ecc.

*** Aumentare ed agevolare incontri tra fotografi anche attraverso film, libri, mostre

*** Possibilità di richiesta ed offerta di supporto/aiuto gratuito tra colleghi, ad es. nell'area organizzativa o della comunicazione

*** Iniziative specifiche riguardo comunicazione e marketing (convegni, scambi, ecc.)

*** Iniziative atte ad aumentare la percezione di valore dellla fotografia di matrimonio

*** Mostre ed eventi legate alla fotografia di matrimonio, intesa anche come ritrattistica e come testimonianza storica, culturale e sociale

*** Iniziative mirate alla valorizzazione delle differenze sociali ed antropologiche tra diversi paesi, culture, usanze, anche attraverso le immagini della fotografia di matrimonio come precisa testimonianza del rito e della celebrazione

*** Iniziative e strategie mirate al supporto ai fotografi di matrimonio verso i clienti (ad es. incontro con wedding planner ed altri fornitori, creazione di un elenco di figure specifiche eventualmente disponibili per collaborazioni fotografiche ad es. lista di fornitori, laboratori, atelier, ecc. disponibili a collaborare con fotografi per servizi fotografici editoriali promozionali).

*** Mi piacerebbe che si potesse creare una rete e un archivio di laboratori e professionisti delle antiche tecniche di stampa fotografica per poter diffondere e salvaguardare un aspetto del processo fotografico che credo si stia perdendo.
Sarebbe interessante creare una serie di incontri e di workshop in modo tale da poter apprendere le antiche tecniche e fare in modo che le persone si avvicino alla creazione di stampe fine art con metodi tradizionali antichi, come si faceva una volta.

*** Consolidare e creare un marchio unico italiano per il Fotografo Professionista con un Albo dove solo i  professionisti possano accedere. (come https://www.aipp.com.au/)
Attraverso l’albo si potrebbero organizzare degli Awards per le diverse categorie fotografiche, che possano portare maggiore visibilita’ e dare   maggiore importanza ai professionisti.
Diventando un’unica e forte entita’ si possono richiedere collaborazioni con sponsor per organizzare proprio gli Awards e l’evento correlato.
Per essere accettato nell’albo servono dei requisiti specifici e viene firmato un contratto con validita’ annuale. Il contratto va a definire anche il ‘comportamento professionale’ che deve essere rispettato dal fotografo nei confronti dell’albo, degli altri fotografi e dei clienti. Se non rispettato c’e’ l’immediata esclusione dall’albo.
Ogni anno l’iscrizione deve essere rifatta e l’attivita’ del fotografo ricontrollata prima di essere approvata.

*** Fare una legge (lo so che e’ piu’ facile a dirsi che a farsi) che tuteli i professionisti anche sul web:
Vietare a chi non e’ un professionista di farsi marketing sui social media e web con siti che promuovono un’attivita’ in relata’ illegale.
Si potra’ quindi essere presenti sul web solo se in possesso di Piva e/o se fai parte dell’albo fotografi pro.

*** Collaborazione su creativita’ e fronti culturali con federazione associazioni amatorali, FIAF, per favorire l'interazione creativa fra i comparti professionale ed amatoriale, trovando punti di contatto.

*** Spingere e promuovere l'individuazione di una fiscalità adeguata ai nuovi mercati (come Airbnb) e correlate proposte fiscali e pensionistiche

*** Promuovere la presenza di fotografi, in eventi organizzati ad hoc, come "guide" alle mostre di fotografia, così da facilitare non solo la percezione della professionalità al grande pubblico ma anche l'ingresso della figura del fotografo nell'ambito dei musei comunali e statali / Beni Culturali / Gallerie, ecc.

*** Accredito nei Musei Statali in modo similare a quanto accade per  Ordine dei Giornalisti, giacche' il fotografo diffonde cultura artistica visiva in modo piu' capillare ed efficace di quanto non faccia un giornalista

*** Operazione legata alla “memoria storica” del territorio, dei Paesi, come realta’ locali ma gemmmato in piu’ localita’, come format

*** Ospitalita’ stanziale (brevi Residenze d’Artista) reciproca fra colleghi di regioni diverse, e di Stati diversi

*** Tutorial e/o whitepapers che chiariscano i dubbi piu’ frequenti in ambito di usi fotografici, concepiti in versione destinata al pubblico

*** Un progetto di legge dove i fotografi professionisti venissero tutelati dal fenomeno dell'abusivismo che dilaga sempre di più.

*** Creazione di una banca dati con nomi di fotografi solo professionisti e solo con partita iva (campo obbligatorio) con un tariffario serio ed equo e suddivisione degli stessi per le varie specializzazioni proposte. No fotoamatori. Serietà da parte di chi aderirà, non prezzi civetta, non mercato delle mucche, prezzi a servizio od orari consoni a non svendere il proprio lavoro

*** Che le organizzazioni pubbliche che sponsorizzano manifestazioni ed eventi, si debbano obbligatoriamente accertare che tutto avvenga regolarmente non solo nel rispetto delle regole fondamentali (adeguatezza impianti ecc.) Ma soprattutto correttezza negli incarichi non lasciando correre come ora o utilizzando il fai da te rinunciando a una documentazione adeguata e un conseguente introito di tasse e iva e creazione di dissapori con concorrenti sleali

*** Sarebbe bello adottare un sistema che permetta alle aziende di scaricare dalle tasse completamente i servizi fotografici ( e anche altri) in maniera tale da rendere sconveniente chiamare un abusivo

*** “Libertà di panorama: una proposta in linea con la legislazione comunitaria.  Italia e Francia sono forse gli unici paesi UE in cui vige ancora il diritto d’immagine di opere architettoniche e monumenti. Credo che la promozione dei nostri Beni Culturali potrebbe avere un grande vantaggio dalla liberalizzazione del diritto d’immagine che consentirebbe di vedere pubblicate in tutto il mondo molte più immagini di qualità prodotte da professionisti in cui si dà risalto a queste opere.

*** Credo che sarebbe opportuno iniziare a parlare di collettività e società della comunità fotografica professionale. Allora iniziamo a creare delle figure tipo Ambassadors che possano fare dimostrazioni, workshop e sopratutto azioni sia dal vivo (eventi) sia social. Per condividere sia la bellezza della nostra professione sia l'impegno ma anche sensibilizzare sulla giusta regola nel chiamare SOLO i professionisti (campagna pubblicitaria).

*** Credo sia fondamentale "insistere" a livello legislativo per far si che venga istituito un albo professionale (al pari di medici, avvocati, ecc) per cercare di contrastare e debellare "l'abusivismo" e allo stesso tempo consentire ai professionisti di assicurare il proprio lavoro dai rischi (come del resto avviene per l'appunto con gli avvocati, i medici, ecc).

*** Nascita di associazioni territoriali professionali fotografiche con censimento dei professionisti, elenchi e centri di confronto .

*** Possibilità di un albo professionale. con esame di ammissione, come in tutte le professioni

*** Penso ai bandi pubblici, ai pochi che potrebbero riguardare i  fotografi, perchè  non  richiedere  la partecipazione di un professionista "qualificato"? La richiesta di immagini il più delle volte è inserita in appalti generici; ho letto con i miei occhi un bando dove si andava dalla fornitura di Bagni Chimici a lavori di falegnameria e infine documentazione fotografica dello stand. Il general contractor, proprio perchè non richiesto dal capitolato, raramente  assegna ad un pro il lavoro.

*** Negli ultimi anni si è spesso sostituito il nostro lavoro con il render, in pratica tutto spazzato via da una persona sola che fa tutto. Non si parla di passaggio da analogico a digitale, quindi inerente al lavoro artistico del fotografo, ma di una professione diversa: disegno tecnico e calcoli matematici. In tutela nostra proporrei un sistema di certificazione render con la firma obbligatoria di un fotografo professionista.sarà fattibile?

*** Credo che sia importante lasciare la possibilità ad ognuno di esplorare nuove possibilità, e per farlo sarebbe auspicabile essere finalmente liberi da lacci e preoccupazioni relativi ad assurdi adempimenti e regole burocratiche, prendendo magari spunto dalle configurazioni adottate in altri Paesi.

*** Recuperare la "tradizione" italiana alla bellezza, all'arte, proteggerla, mescolarla con nuove possibilità di fruizione e di educazione. A cascata potrebbero esserci ripercussioni positive anche per la fotografia e la fotografia professionale.

*** Estensione della libertà di panorama di cui gode Google (attraverso streetview) a tutti i professionisti. In Italia (ed in Francia) non c'è piena libertà neanche di ripresa dei luoghi pubblici ma un ente straniero (con contenziosi fiscali aperti) può riprendere e pubblicare ciò che vuole.

*** No alla Pubblica Amministrazione che organizza raccolte di immagini (con disparate modalita') con l'intento di acquisire gratuitamente i diritti di utilizzo delle immagini inviate, generando una sorta di turbativa di mercato in ambito fotografico, e dando un pessimo esempio, non compatibile con la funzione pubblica ricoperta.

*** Stante l'impossibilita' tecnica dell'istituzione di un Albo, la creazione di un Registro dei fotografi professionisti, curato e gestito imparzialmente da MiBACT e consultabile in Rete

*** Iniziativa di informazione, guida e, se del caso, segnalazioni di posizioni dubbie in quanto a regolarita' fiscale: www.occasionali.net


proposte già strutturate.

A questo link trovi le proposte operative su cui già si intende intervenire (quando possibile, in collaborazione interassociativa)

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TAU visual _ associazione nazionale fotografi professionisti